Bergamo Insolita 4
I consigli sui luoghi più affascinanti e meno noti della città
2020-03-04

Qualche giorno fa un amico padovano mi ha detto: "Come la racconti tu, Bergamo sembra Parigi!".
C'era un po' di sarcasmo in queste sue parole, lo ammetto.. ma anche tanta verità!
La nostra città è ricchissima di tesori, e non sarà la città dell'amore o delle luci o della Gioconda, ma è una città ricchissima di meraviglie nascoste, da scoprire e riscoprire ogni giorno, proprio come una grande metropoli del mondo!
Per questo ho ideato questa rubrica, che permetterà a te, che vieni in viaggio per la prima volta nella mia città, di uscire dai circuiti turistici tradizionali e di portarti a casa uno scorcio, una bellezza alternativa, una perla che hai scoperto quasi perdendoti. Ma aiuterà anche te, che Bergamo la conosci come le tue tasche, a vivere la tua città come se fosse la tua prima volta, come se ti innamorassi di lei per la prima volta!
Se ti sei perso le prime tre puntate le trovi qui, ma prima continua a leggere questo nuovo articolo. Poi apri la tua mappa di Bergamo City Kiwi, indossa le tue scarpe preferite, spalanca gli occhi (e il cuore!) e parti in viaggio alla ricerca di tutto questo incanto!

GLI AFFRESCHI DEL CARIANI IN PIAZZA MASCHERONI
C'è stato un tempo in cui le piazze non erano solo luoghi per incontrarsi, luoghi per sedersi a bere un caffè al sole, luoghi per fermarsi e guardare la gente che passa. Un tempo le piazze erano luoghi di mercati e di scambi, erano gli antichi centri commerciali, ma senza riscaldamento e luci giorno e notte. Se arrivi in Città Alta da Colle Aperto, subito dopo aver attraversato la Cittadella ti troverai in una piazza stupenda, ora Piazza Mascheroni, ma un tempo Piazza Nova, nuova, per distinguerla da quella storica, vecchia appunto!
Aperta nel 1520 dai Veneziani per avere in città uno spazio dedicato alla vendita delle granaglie, un tempo era probabilmente colma di affreschi che raccontavano proprio ciò che avveniva ai piedi dei palazzi che la circondano. Ne sopravvivono solo pochi, ma sono incantevoli: si pensa siano stati fatti da un artista bergamasco che proveniva da Fuipiano, il Cariani, un pittore talentuoso che non si lasciò sfuggire l'occasione di studiare a Venezia, cuore del rinnovamente artistico cinquecentesco, per poi ritornare a Bergamo e dare sfogo alla sua creatività.
Guarda in alto, nell'angolo a destra: due uomini sotto una loggia si scambiano dei sacchi di granaglie, mentre più in basso, dietro alle ante delle finestre un uomo suona il flauto, ricordandoci che la piazza si trasformava anche in luogo di festa e di giochi in alcune occasione dell'anno, come il carnevale.

IL SARCOFAGO MISTERIOSO
Prosegui verso il cuore della Città Alta, attraversa la Basilica ed esci dal portalino posteriore, verso via Arena. Sotto un porticato sbuca quasi incustodito un sarcofago che un tempo giaceva proprio sotto il pavimento della Basilica di Santa Maria Maggiore. Lì era sepolto un comandante di ventura, un capitano con il simbolo del suo potere, la spada, e con uno strano oggetto che ora ti racconto: assieme al corpo di questo sconosciuto comandante è stato trovato un dado in avorio che utilizzavano i capitani in battaglia per far scegliere al destino la mossa da compiere, in situazioni in cui la razionalità non aiutava e il dubbio bloccava ogni futura azione. Da lì l'espressione "il dado è tratto"! Curioso vero?
Non si conosce l'identità del cavaliere misterioso: per un certo periodo si pensava fosse lo scheletro di Bartolomeo Colleoni, che nel frattempo era andato perduto.. ma questa è tutta un'altra storia che ti racconterò in un'altra puntata!

LA COLONNA DELLA BASILICA
Terminato il giro della Città è tempo di scendere in città bassa per conoscere la seconda anima di Bergamo. Ma prima di riprendere il bus in Colle Aperto è tappa d'obbligo il gelato alla stracciatella al Caffè della Marianna: che delizia!! Mentre gusti questa bontà dalla ricetta segreta, passeggia oltre la Porta di S. Alessandro e ti troverai di fronte ad una colonna un po' consumata ma davvero importantissima!
Posta qui dal Vescovo di Bergamo Emo a sessant'anni dalla costruzione delle Mura di Bergamo, la colonna ci ricorda dove sorgeva la Basilica Alessandrina, cioè il luogo più importante dei Cristiani fin dal IV sec. d.C.. La Basilica ospitava le spoglie del nostro patrono, S. Alessandro, ed era il cuore della Cristianità bergamasca, ma il progetto delle mura veneziane portò alla distruzione dell'importante edificio di culto e alla rassegnazione da parte dei Bergamaschi che videro sbriciolarsi davanti ai loro occhi la loro Chiesa. Le reliquie del Santo furono così portate in quella che oggi è la Cattedrale di S. Alessandro in Piazza Duomo, ma che un tempo giustamente era dedicata ad un altro Santo, S. Vincenzo, co-patrono della nostra città!

IL ROOFTOP CON L'OPERA DI MASTROVITO
Scendiamo verso la città bassa e lasciamoci condurre in viaggi alternativi da della sana arte contemporanea, dopo tanti scorci dedicati alla storia passata! Nel centro moderno di Porta Nuova entra senza timore nella lussuosa hall dell'Albergo Cappello d'Oro e chiedi alla receptionist di mostrarti il nuovo capolavoro di Andrea Mastrovito, l'artista bergamasco ormai newyorkese adottato, che torna a Bergamo per vedere le partite più importanti della sua amata Atalanta e per donarci ogni volta un nuovo guizzo della sua mente visionaria e iper creativa. Non voglio illuderti, il rooftop non è alla stregua di un tetto sui grattacieli di New York o di Londra, ma l'opera d'arte vale davvero il viaggio!
Mastrovito con il suo “Polvere di stelle” ha omaggiato gli storici proprietari dell'albergo, gli Zambonelli, con un loro ritratto inciso nella parete. I loro volti sono stati sostituiti da delle complesse e geometriche stelle comete le cui scie sono realizzate con centinaia di lunghi righelli di legno incastonati in un intarsio moderno. Un omaggio alle menti visionarie e laboriose delle famiglie bergamasche, con questa decorazione realizzata con due nastri di righelli che impacchettano il muro e che creano un alternativo piano cartesiano: un mondo parallelo, fatto di sogni, progetti, visioni.
CHI SONO?
Sono Nadia e sono una guida della Città di Bergamo. Mi piace definirmi “guida per viaggiatori” e non “guida turistica”, perché credo che un viaggiatore abbia molto più rispetto dei luoghi che visita, entri con delicatezza e in punta di piedi nelle città che incontra e abbia tanta curiosità e passione per il viaggio!
Mi trovi sui canali social (Facebook e Instagram) come LA MARGÌ, il nome di un famoso gioco di carte bergamasco con cui giocavo da piccola con mia nonna. Lei barava sempre!
Guida per viaggiatori a Bergamo
Sito Web: www.nadiamangili.com
Facebook: lamargi.guidaperviaggiatoriabergamo
Instagram: lamargi_guidaperviaggiatoriabg
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